Giuseppe Tartini (1692 - 1770) Quattro Sonate per Violino - Sonata Il Trillo del Diavolo (Bg5) per VL/BC - Sonata Didone Abbandonata (Bg10) per VL/BC - Sonata Senti lo Mare per (Be1) per VL/VC - Sonata La mia Filli (Ba3) per VL solo A cura di / Edited by Federico e Giovanni Guglielmo La pubblicazione è composta da: - Partitura - Parte di violino secondo le fonti originale - Parte di Violino con revisione violinistica - Parte del Basso La straordinaria riscoperta in tempi moderni della musica di Antonio Vivaldi è stata strettamente connessa sin dagli anni cinquanta dello scorso secolo alla meritoria prima edizione (più o meno completa) da parte dell'Istituto Italiano Antonio Vivaldi fondato da Antonio Fanna. In seguito, oltre ad avere pubblicato quasi la totalità delle composizioni del Prete Rosso l'Istituto veneziano ha corretto e attualizzato le sue più antiche edizioni alla luce delle nuove conquiste musicologiche e con una precisa attenzione a quelle che erano le istanze che provenivano dagli esecutori 'storicamente informati'. Giuseppe Tartini non ha goduto di altrettanta fortuna. Dopo alcune edizioni assai poco accurate (si potrebbe parlare piuttosto di reinterpretazioni, quali furono tra le altre quelle del leggendario violinista Fritz Kreisler e di Riccardo Zandonai), legate prevalentemente alla sopravvivenza ottocentesca di alcuni brani (in particolare il Trillo del Diavolo, la Didone Abbandonata e le variazioni L'Arte dell'Arco) nel corso del XX secolo poche edizioni davvero attendibili sono state date alle stampe, in primis quelle della collana a cura di Edoardo Farina e Claudio Scimone (Le opere di Giuseppe Tartini, Carisch) ma anche grazie all'azione isolata di violinisti (Giovanni Guglielmo) e musicologi (Enrica Bojan e Agnese Pavanello). Ancora oggi siamo ben lontani dalla possibilità di avere una moderna e completa edizione dell'opere del Maestro delle Nazioni anche se grazie all'instancabile lavoro di Sergio Durante e con l'istituzione del 'Comitato Tartini 2020' si intravedono nuovi slanci e grandi opportunità. La mancanza di edizioni attendibili per gli interpreti si è sovente riverberata sulle esecuzioni - fossero queste inserite in saggi scolastici, concorsi internazionali o recital dei più noti virtuosi - al punto che è stato quasi impossibile liberare le opere tartiniane da tutta una serie di istrionismi e di stilemi ottocenteschi che ormai si erano profondamente radicati alla percezione di queste opere. La presente edizione mira quindi non tanto a fornire una nuova edizione critica (talune, ottime, già esistono) di queste quattro Sonate che sono state scelte per la loro notorietà, rappresentatività e bellezza quanto piuttosto a garantire agli interpreti, siano essi giovani studenti o affermati professionisti, un testo coerente e corretto. Per questo motivo in aggiunta ad una parte di violino priva di segni interpretativi abbiamo ritenuto utile introdurre una seconda parte di violino con diteggiature ed indicazioni dinamiche che potranno essere di giovamento sia per gli interpreti 'tradizionali' che per quelli interessati alle prassi esecutive storiche. Federico Guglielmo