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Digital Download SKU: HX.448958 By Rodgers & Hammerstein. Broadway,Musical/Show,Standards. E-Z Play Today. 2 pages. Published by Hal Leonard - Digital (HX.448958). About Hal Leonard E-Z Play TodayFor organs, pianos, and electronic keyboards. E-Z Play Today is the shortest distance between beginning music and playing fun. Now there are more than 300 reasons why you should play E-Z Play Today. * World's largest series of music folios * Full-size books - large 9 x 12 format features easy-to-read, easy-to-play music * Accurate arrangements... simple enough for the beginner, but accurate chords and melody lines are maintained * Eye-catching, full-color covers * Lyrics... most arrangements include words and music * Most up-to-date registrations - books in the series contain a general registration guide, as well as individual song rhythm suggestions * Guitar Chord Chart - all songs in the series can also be played on guitar.
Bali Ha'i (from South Pacific)
Piano grosses notes
Rodgers & Hammerstein Broadway,Musical/Show,Standards
$2.99 2.86 € Piano grosses notes PDF SheetMusicPlus

Choral Choir (SATB) - Level 4 - Digital Download SKU: A0.828703 Composed by Leonardo Leo. Arranged by Guido Menestrina. A Cappella,Baroque,Sacred. Octavo. 15 pages. Guido Menestrina #238145. Published by Guido Menestrina (A0.828703). Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Primo movimentoEdit Published by Guido Menestrina Celebre compositore e capostipite della bella scuola napoletana del XVIII secolo, nacque a San Vito degli Schiavoni, presso Brindisi, in provincia di Terra d'Otranto. De Leo avrebbe compiuto i suoi studi musicali al conservatorio della Pietà dei Turchini, sotto la direzione di Nicola Fago, soprannominato il tarentino[1]. Girolamo Chigi, maestro di Cappella di San Giovanni in Laterano, allievo e amico di Pitoni, dice che de Leo si recò a Roma e che vi studiò il contrappunto sotto la guida di questo sapiente maestro. Di ritorno a Napoli, de Leo ottenne il posto di secondo maestro al conservatorio della Pietà. Nel 1716 fu nominato organista della cappella reale e l'anno successivo venne designato per occupare il posto di maestro di cappella della chiesa di Santa Maria della Solitaria, per la quale scrisse molta musica. Nel 1719 fece rappresentare la Sofonisba, sua prima opera seria che fu ben accolta e in cui il carattere espressivo del suo talento si faceva già notare. I biografi che sostengono abbia insegnato al conservatorio di Loreto s'ingannano, fu infatti prima al conservatorio della Pietà, poi a quello di Sant'Onofrio, dove ebbe per allievi alcuni dei compositori più illustri del XVIII secolo, come Jommelli e Piccinni. Non morì nel 1743, come dice lo stesso Piccinni, in una breve notizia biografica sul suo maestro, né nel 1742 come afferma Burney, ma nel 1744. Il marchese di Villarosa, riferisce che de Leo sarebbe stato colpito da apoplessia, mentre era intento a scrivere un'aria buffa de La finta frascatana che comincia con queste parole: Voi par che gite/di palo in frasca. Lo si trovò con la testa appoggiata sul suo clavicembalo e si credette, in un primo momento che dormisse, ma in realtà aveva già cessato di vivere. Leo era di taglia media, colorito bruno, occhio vivo e temperamento ardente. Sebbene fosse abitualmente piuttosto serioso, non mancava di urbanità e gentilezza. Infaticabile nella professione, passava spesso la maggior parte delle notti a comporre e si trovava sempre in vena- Amava le sue opere, ma rendeva giustizia al merito dei suoi rivali quando occorreva. Morì rimpianto da tutti, lasciando a lungo il ricordo di sé e delle sue opere, nonché della scuola di cui fu uno dei fondatori. Considerazioni sull'artista Leo condivide col suo predecessore Alessandro Scarlatti e i contemporanei Nicola Porpora, Francesco Durante e Francesco Feo, la gloria di aver fondato la scuola di Napoli, da cui sono usciti, durante tutto un secolo, una moltitudine di compositori drammatici di prim'ordine. Egli stesso fu non soltanto un grande professore, ma un artista dei più dotati. La sua musica da chiesa non ha meno maestà di quella di Durante, tocca il cuore e fa nascere degli slanci di tenera devozione. Il suo Miserere a due cori è una composizione tanto notevole per l'elevatezza dei sentimenti che l'hanno dettata, quanto per la purezza di stile in cui si riconoscono le tracce della scuola cantoria romana in cui studiò. Nella sua musica sacra nello stile accompagnato e concertato, de Leo conserva la semplicità e si fa ammirare per la bellezza dell'espressione, come l'Ave Maris Stella per voce di soprano e orchestra o il Credo a quattro. Egualmente notevole nel genere teatrale, de Leo è sempre nobile, spesso patetico e appassionato ed è con questi mezzi, molto semplici, che perviene a grandi effetti. Piccinni fa i più grandi elogi alle sue opere, e cita in particolare l'aria Misero pargoletto da Demoofonte come modello di espressione drammatica, quest'aria è, in effetti, della più grande bellezza, anche Arteaga è prodigo di elogi verso questo musicista Segui lo spartito qui/Follow the score here: http://youtu.be/q3iMskZjm1Y.
Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Primo movimento
Chorale SATB

$17.99 17.19 € Chorale SATB PDF SheetMusicPlus

Small Ensemble Cello,High Voice,Low Voice,Oboe,Viola,Violin - Level 3 - Digital Download SKU: A0.828718 Composed by Leonardo Leo. Arranged by Guido Menestrina. A Cappella. Score and parts. 22 pages. Guido Menestrina #516705. Published by Guido Menestrina (A0.828718). Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Quarto movimento Transcribed by Guido Menestrina Celebre compositore e capostipite della bella scuola napoletana del XVIII secolo, nacque a San Vito degli Schiavoni, presso Brindisi, in provincia di Terra d'Otranto. De Leo avrebbe compiuto i suoi studi musicali al conservatorio della Pietà dei Turchini, sotto la direzione di Nicola Fago, soprannominato il tarentino[1]. Girolamo Chigi, maestro di Cappella di San Giovanni in Laterano, allievo e amico di Pitoni, dice che de Leo si recò a Roma e che vi studiò il contrappunto sotto la guida di questo sapiente maestro. Di ritorno a Napoli, de Leo ottenne il posto di secondo maestro al conservatorio della Pietà. Nel 1716 fu nominato organista della cappella reale e l'anno successivo venne designato per occupare il posto di maestro di cappella della chiesa di Santa Maria della Solitaria, per la quale scrisse molta musica. Nel 1719 fece rappresentare la Sofonisba, sua prima opera seria che fu ben accolta e in cui il carattere espressivo del suo talento si faceva già notare. I biografi che sostengono abbia insegnato al conservatorio di Loreto s'ingannano, fu infatti prima al conservatorio della Pietà, poi a quello di Sant'Onofrio, dove ebbe per allievi alcuni dei compositori più illustri del XVIII secolo, come Jommelli e Piccinni. Non morì nel 1743, come dice lo stesso Piccinni, in una breve notizia biografica sul suo maestro, né nel 1742 come afferma Burney, ma nel 1744. Il marchese di Villarosa, riferisce che de Leo sarebbe stato colpito da apoplessia, mentre era intento a scrivere un'aria buffa de La finta frascatana che comincia con queste parole: Voi par che gite/di palo in frasca. Lo si trovò con la testa appoggiata sul suo clavicembalo e si credette, in un primo momento che dormisse, ma in realtà aveva già cessato di vivere. Leo era di taglia media, colorito bruno, occhio vivo e temperamento ardente. Sebbene fosse abitualmente piuttosto serioso, non mancava di urbanità e gentilezza. Infaticabile nella professione, passava spesso la maggior parte delle notti a comporre e si trovava sempre in vena- Amava le sue opere, ma rendeva giustizia al merito dei suoi rivali quando occorreva. Morì rimpianto da tutti, lasciando a lungo il ricordo di sé e delle sue opere, nonché della scuola di cui fu uno dei fondatori. Considerazioni sull'artista Leo condivide col suo predecessore Alessandro Scarlatti e i contemporanei Nicola Porpora, Francesco Durante e Francesco Feo, la gloria di aver fondato la scuola di Napoli, da cui sono usciti, durante tutto un secolo, una moltitudine di compositori drammatici di prim'ordine. Egli stesso fu non soltanto un grande professore, ma un artista dei più dotati. La sua musica da chiesa non ha meno maestà di quella di Durante, tocca il cuore e fa nascere degli slanci di tenera devozione. Il suo Miserere a due cori è una composizione tanto notevole per l'elevatezza dei sentimenti che l'hanno dettata, quanto per la purezza di stile in cui si riconoscono le tracce della scuola cantoria romana in cui studiò. Nella sua musica sacra nello stile accompagnato e concertato, de Leo conserva la semplicità e si fa ammirare per la bellezza dell'espressione, come l'Ave Maris Stella per voce di soprano e orchestra o il Credo a quattro. Egualmente notevole nel genere teatrale, de Leo è sempre nobile, spesso patetico e appassionato ed è con questi mezzi, molto semplici, che perviene a grandi effetti. Piccinni fa i più grandi elogi alle sue opere, e cita in particolare l'aria Misero pargoletto da Demoofonte come modello di espressione drammatica, quest'aria è, in effetti, della più grande bellezza, anche Arteaga è prodigo di elogi verso questo musicista Segui lo spartito qui/Follow the score here: https://youtu.be/qjcFrb638VI or listen to it on soundcloud: https://soundcloud.com/guido-menestrina/leonardo-leo-dixit-dominus-4a-parte-quartetto Score includes: - full score - strings part - oboi par.
Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Quarto movimento (Quartetto)

$12.99 12.41 € PDF SheetMusicPlus

Choral Choir (SATB) - Digital Download SKU: A0.828714 Composed by Leonardo Leo. Arranged by Guido Menestrina. A Cappella,Baroque,Sacred. Octavo. 23 pages. Guido Menestrina #481065. Published by Guido Menestrina (A0.828714). Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Secondo movimento Transcribed by Guido Menestrina Celebre compositore e capostipite della bella scuola napoletana del XVIII secolo, nacque a San Vito degli Schiavoni, presso Brindisi, in provincia di Terra d'Otranto. De Leo avrebbe compiuto i suoi studi musicali al conservatorio della Pietà dei Turchini, sotto la direzione di Nicola Fago, soprannominato il tarentino[1]. Girolamo Chigi, maestro di Cappella di San Giovanni in Laterano, allievo e amico di Pitoni, dice che de Leo si recò a Roma e che vi studiò il contrappunto sotto la guida di questo sapiente maestro. Di ritorno a Napoli, de Leo ottenne il posto di secondo maestro al conservatorio della Pietà. Nel 1716 fu nominato organista della cappella reale e l'anno successivo venne designato per occupare il posto di maestro di cappella della chiesa di Santa Maria della Solitaria, per la quale scrisse molta musica. Nel 1719 fece rappresentare la Sofonisba, sua prima opera seria che fu ben accolta e in cui il carattere espressivo del suo talento si faceva già notare. I biografi che sostengono abbia insegnato al conservatorio di Loreto s'ingannano, fu infatti prima al conservatorio della Pietà, poi a quello di Sant'Onofrio, dove ebbe per allievi alcuni dei compositori più illustri del XVIII secolo, come Jommelli e Piccinni. Non morì nel 1743, come dice lo stesso Piccinni, in una breve notizia biografica sul suo maestro, né nel 1742 come afferma Burney, ma nel 1744. Il marchese di Villarosa, riferisce che de Leo sarebbe stato colpito da apoplessia, mentre era intento a scrivere un'aria buffa de La finta frascatana che comincia con queste parole: Voi par che gite/di palo in frasca. Lo si trovò con la testa appoggiata sul suo clavicembalo e si credette, in un primo momento che dormisse, ma in realtà aveva già cessato di vivere. Leo era di taglia media, colorito bruno, occhio vivo e temperamento ardente. Sebbene fosse abitualmente piuttosto serioso, non mancava di urbanità e gentilezza. Infaticabile nella professione, passava spesso la maggior parte delle notti a comporre e si trovava sempre in vena- Amava le sue opere, ma rendeva giustizia al merito dei suoi rivali quando occorreva. Morì rimpianto da tutti, lasciando a lungo il ricordo di sé e delle sue opere, nonché della scuola di cui fu uno dei fondatori. Considerazioni sull'artista Leo condivide col suo predecessore Alessandro Scarlatti e i contemporanei Nicola Porpora, Francesco Durante e Francesco Feo, la gloria di aver fondato la scuola di Napoli, da cui sono usciti, durante tutto un secolo, una moltitudine di compositori drammatici di prim'ordine. Egli stesso fu non soltanto un grande professore, ma un artista dei più dotati. La sua musica da chiesa non ha meno maestà di quella di Durante, tocca il cuore e fa nascere degli slanci di tenera devozione. Il suo Miserere a due cori è una composizione tanto notevole per l'elevatezza dei sentimenti che l'hanno dettata, quanto per la purezza di stile in cui si riconoscono le tracce della scuola cantoria romana in cui studiò. Nella sua musica sacra nello stile accompagnato e concertato, de Leo conserva la semplicità e si fa ammirare per la bellezza dell'espressione, come l'Ave Maris Stella per voce di soprano e orchestra o il Credo a quattro. Egualmente notevole nel genere teatrale, de Leo è sempre nobile, spesso patetico e appassionato ed è con questi mezzi, molto semplici, che perviene a grandi effetti. Piccinni fa i più grandi elogi alle sue opere, e cita in particolare l'aria Misero pargoletto da Demoofonte come modello di espressione drammatica, quest'aria è, in effetti, della più grande bellezza, anche Arteaga è prodigo di elogi verso questo musicista Segui lo spartito qui/Follow the score here: https://www.youtube.com/watch?v=vqOa9skJg5o.
Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Secondo movimento
Chorale SATB

$13.99 13.37 € Chorale SATB PDF SheetMusicPlus

Choral Choir (SATB) - Level 2 - Digital Download SKU: A0.1198835 By Guido Menestrina. By Marcello Cagnacci. Arranged by Guido Menestrina. 20th Century,A Cappella,Folk,Traditional. Octavo. 4 pages. Guido Menestrina #797922. Published by Guido Menestrina (A0.1198835). Un'inedita composizione per coro a 4 voci dispari di Marcello Cagnacci, dedicata al canonico della basilica di San Lorenzo a Firenze, don Leonello Bartoletti. Marcello Cagnacci è stato molto prolifico soprattutto nel settore della musica per collegi maschili e femminili, ma ha scritto anche musica per pianoforte e musica sacra ed è stato per diversi anni direttore della Cappella Musicale della Santissima Annunziata a Firenze, negli anni in cui da questa chiesa veniva trasmessa la messa radiofonicamente in tutto il mondo. A song by the Italian composer Marcello Cagnacci, who in the years 1920-1960 has written a lot of music mainly to be performed by students in their boarding schools. In this case a stornellata in the Florentine style, explaining Florence and its beauty, dedicated in its autograph edition to don Leonello Bartoletti, in 1970 main priest in S.Lorenzo basilica. English translation is given in the video. Transcription by Guido Menestrina.
Marcello Cagnacci - Stornellata a Firenze (1970)
Chorale SATB
Guido Menestrina
$1.99 1.9 € Chorale SATB PDF SheetMusicPlus

Piano Solo - Level 4 - Digital Download SKU: A0.958824 Composed by Germán Amor y Juan Carlos Cortés A. Arranged by Juan Carlos Cortés A. Concert,Standards,Traditional,World. Score. 4 pages. Juan Carlos Cortés Aguirre #6873837. Published by Juan Carlos Cortés Aguirre (A0.958824). Pasodoble con texto por: GERMÃN AMOR Música por:JUAN CARLOS CORTÉS A.Dedicado al célebre torero colombiano César Rincón.El César de los ruedos.Pasodoble.Letra por: Germán AmorMúsica por: Juan Carlos Cortés A.INTRODUCCIÓN:Cesar Rincón: Tenemos fe en tú valor,el que tuvo Juan Belmonte para ser amo y señor.Cuando llegas a los ruedos, hasta el toro es sabedor,que va a ser su mejor tarde para morir con honor.¡Que salgan toros bien bravos, y toreros de cartel,para que vean tu estampa cual amo del redondel !Secas están las gargantas de gritar: ¡Olé por ti !;y una copla que te cantan, al verte torear así.Desde el palco una mocita, está rezando por vos,y en su peineta y mantón,con claveles se ha bordado tú nombre en el corazón.Pañuelos blancos revisten, las plazas donde toreas,pidiendo a la presidencia, trofeos por tus faenas.César Rincón, maestro, maestro de gran valor,de Manolete eres sombra, ¡Y de Colombia el mejor !
El César de los Ruedos - Pasodoble por Germán Amor y Juan Carlos Cortés A.
Piano seul

$7.99 7.63 € Piano seul PDF SheetMusicPlus

Instrumental Duet Instrumental Duet,Ocarina - Level 5 - Digital Download SKU: A0.883051 Composed by Antonio Vivaldi. Arranged by Emiliano Bernagozzi. Baroque. Score and parts. 13 pages. Emiliano Bernagozzi #5309615. Published by Emiliano Bernagozzi (A0.883051). Allegro - Largo - Allegro Riduzione per Ocarina e pianoforte.Il concerto KV462 è stato originariamente composto da Antonio Vivaldi per oboe archi e basso continuo. Emiliano Bernagozzi lo ha trascritto per ocarina solista, va eseguito con ocarina SOL2 / 2SG, la riduzione per pianoforte è a cura di Matteo Forlani. Questo spartito rappresenta una bellissima opportunità per gli ocarinisti, tecnicamente impegnativo, ma molto adatto allo strumento per estensione e virtuosismo.
A. Vivaldi Concerto in La minore KV 462 riduzione per Ocarina e pianoforte

$23.00 21.98 € PDF SheetMusicPlus

Accordion,Double Bass,Guitar - Digital Download SKU: A0.1068891 By Lars Ek. By Pietro Frosini. Arranged by Lars Ek. Folk,Multicultural,World. Full Performance. Duration 220. Lars Ek Cosmos Music c/o Musik & Underhållningsskrädderiet AB #1921483. Published by Lars Ek Cosmos Music c/o Musik & Underhållningsskrädderiet AB (A0.1068891). Något häpnadsväckande har hänt i den svenska dragspelsvärlden de senaste åren, vi har fått en ny idol. Det är häpnadsväckande på två olika sätt: för oss som kan dragspelsvärlden är det ett faktum att Lars Ek har varit med som professionell dragspelare i snart 20 år, sedan han slutade skolan, för det andra: han har blivit en idol som spelar musik och i en stil som har sina rötter 50 år tillbaka i dragspelsmusikens historia. Man kan säga att Lars Ek, idag 35 år, borde ha varit 85 år, verksam på 30-talet. Själv erkänner han att han känner en slags hemlig längtan tillbaka till en tid då dragspelare var ekvilibrister, då dragspelare spelade på ett briljant sätt, den guldålder det var för all dragspelsmusik över hela världen, en tid som vi aldrig kommer att möta igen. Det är en typ av musik som är historisk men som inte hör hemma på museerna, inte död, det är en typisk musik fylld av liv. Mycket tack vare Lars Ek. Det är en ganska anmärkningsvärd situation. Lars Ek har spelat dragspel länge, han har spelat all typ av musik som kan spelas på dragspel. För bara några år sedan kom han i kontakt med Nils Lind och Ragge Sundquist (två legendariska svenska artister från 30- och 40-talen, båda döda sedan länge – de grundade båda en skola och en stil) och naturligtvis också Frosini. Och då, äntligen, kände Lars Ek att det var just här, i den här stilen, som han hörde hemma. Lars Ek kom äntligen hem. En del slarviga lyssnare säger att Lars Ek kopierar Nils Linds musik. Det är lyssnare som inte lyssnar. Andra säger att Lars är en galning - han spelar på ett dragspel av märket Raggie Sundquist från 1937 och sedan ett par år äger och spelar han också på ett dragspel som en gång ägdes av Pietro Frosini, tillverkat 1927. Det är inte mani. Stilen efterfrågar sådana instrument. Det är mest korrekt på det sättet. Lars Ek har blivit otroligt populär. Det finns många anledningar. Han har massor av personlighet, han är en scenpersonlighet, han visar entusiasm och glädje när han uppträder, han vet hur man lockar en publik (och tjejerna säger att han är väldigt snygg). En annan anledning är att musiken som Lars framför får mycket respons från publiken. Och snälla, tro inte att det bara är de gamla som var med på 30-talet som älskar musiken - det gör även de unga! Lars Ek x 2 heter skivan. Förklaringen är enkel. Lars kunde inte hitta någon andra dragspelare som kunde hjälpa honom. Så tack vare tekniken är han själv sin egen andra dragspelare i fem av de låtar som framförs. Det finns ytterligare en förklaring. Lars framför melodier kopplade till namn som Nils Lind, Ragge Sundquist och Frosini, men han spelar också fem egna kompositioner. Bara för att visa hur han vill att dragspelsmusik ska vara komponerad. Lars Ek behöver ingen rekommendation, hans skivor säljer ändå. Men du kommer att få några sista ord. Den här skivan är, stilmässigt, väldigt sällsynt att vara inspelad 1982, det gäller att blicka bakåt och att göra det med stor skicklighet, en tillbakablick på dragspelets guldålder. Det är också en väldigt personlig skiva. Inspirationskällan kan mycket väl vara Nils Lind, Ragge Sundquist och Pietro Frosini. Men det är Lars Ek som spelar. På sitt personliga sätt. Vilket gör att detta är en skiva som spelas på ett väldigt personligt sätt.
A MALVA ROSE
Lars Ek
$1.99 1.9 € PDF SheetMusicPlus


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