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Vocal Solo,Voice - Level 1 - Digital Download

SKU: A0.1450888

By Giacomo Leopardi (poet). By ?rthvr. 21st Century,A Cappella,Classical,Contemporary. 2 pages. Arthur #1030337. Published by Arthur (A0.1450888).

A setting of the poem L'infinito by Giacomo Leopardi, for solo mezzo-soprano or choir upper voice (without any accompaniment). Ambitus: B?3 - E?5.

You can transpose the piece.

If you would like to perform the piece publicly (live concert or internet), please contact me.

Here you can find the audio recording of this piece for download:
https://arthvr000.bandcamp.com/album/vocal-music-poetry-settings

Poem text:

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.

L'infinito
Giacomo Leopardi (poet)
$2.99 2.68 € PDF SheetMusicPlus

Piano Solo - Digital Download

SKU: A0.976833

Composed by Monica Bergo. Spiritual. Score. 5 pages. Monica Bergo #3235425. Published by Monica Bergo (A0.976833).

2017 Holiday Contest Entry

                                L'AMORE E LE SUE FORME

 

Lo incontrai

era un giorno senza fiato

perso tra la folla

mi guardava disperato

stai con me

sembri triste e solo

mentre piega il capo

lo accarezzo e lo consolo

non so chi sei

ma ti starò vicino

non sei uomo o donna

non sei adulto nè bambino

guardami

oltre le apparenze,

mi hai rincorso tanto ed ero qua

 

ero con te in quelle vie

ma tu non mi hai notato

negli occhi spenti di chi

ormai tutto ha perduto

ero in quel barbone steso là

avvolto nel giornale

ero in quella squallida corsia

tra la miseria e il male

Ma Ora fermati

smetti di correre

quante forme vuoi

prima di accorgerti

che sono intorno a te

in ogni brivido

che proverai

 

e come angeli

dalle ali fragili

spiccate il volo verso cieli sterili

sfiorate il sole ma

poi come Icaro

cadete giù

ma ora tu

puoi dirmi cosa vuoi?

 

vorrei, vorrei,

vorrei scordare le lacrime

e poi

 vorrei

con te  toccare le nuvole

vorrei gettare la maschera

e poi sentirmi più libera

vorrei poter riconoscere

tra tanta gente che c'è

chi somiglia un po' a me

Vorrei tornare all'origine

e  poi riscrivere pagine

vorrei spezzare i silenzi e poi

io vorrei e non dovrei

ricordarmi di lui

 

ti lascio esplodere

nascosta nemesi

divento sterile

femmina inutile

moderna Elettra nel mio lutto fragile

di nero mi vestirò

 

e smetto i panni di Pierrot improbabile

ed indurisco la mia scorza debole

povero cuore mio

soltanto un muscolo

l'amore rinnegherò

 

non mi commuovo più

smetto di ridere

calpesto questa parte mia sensibile

io burattino strano e un po' patetico

i fili miei taglierò

La gentilezza che diventa acredine

e sputo in faccia a chi fraintende e immagina

che donna dolce = disponibile

uomini solo a metà

 

femmina alfa di tribù di vergini

vi incateniamo maschilisti ipocriti

 la tua virilità non può dipendere

solo dal sesso che fai

 

Mi adeguo a questa società di plastica

e mi innamoro solo del tuo bancomat

la mia natura astratta e vulnerabile

cenere al vento sarà

 

ma questa donna chi è

non sono io

e ritorno al mondo mio

e a te che

 

so chi sei

ti ho riconosciuto

sei l'amore  in ogni forma

offeso e maltrattato

stai con me

non sarò triste e sola

stringo la tua mano

che guarisce e che consola..

 

                                                                                         Monica Bergo

L'amore e le sue forme
Piano seul

$3.99 3.58 € Piano seul PDF SheetMusicPlus

Choral Choir (SATB) - Level 4 - Digital Download

SKU: A0.828703

Composed by Leonardo Leo. Arranged by Guido Menestrina. A Cappella,Baroque,Sacred. Octavo. 15 pages. Guido Menestrina #238145. Published by Guido Menestrina (A0.828703).

Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Primo movimentoEdit Published by Guido Menestrina Celebre compositore e capostipite della bella scuola napoletana del XVIII secolo, nacque a San Vito degli Schiavoni, presso Brindisi, in provincia di Terra d'Otranto. De Leo avrebbe compiuto i suoi studi musicali al conservatorio della Pietà dei Turchini, sotto la direzione di Nicola Fago, soprannominato il tarentino[1]. Girolamo Chigi, maestro di Cappella di San Giovanni in Laterano, allievo e amico di Pitoni, dice che de Leo si recò a Roma e che vi studiò il contrappunto sotto la guida di questo sapiente maestro. Di ritorno a Napoli, de Leo ottenne il posto di secondo maestro al conservatorio della Pietà. Nel 1716 fu nominato organista della cappella reale e l'anno successivo venne designato per occupare il posto di maestro di cappella della chiesa di Santa Maria della Solitaria, per la quale scrisse molta musica. Nel 1719 fece rappresentare la Sofonisba, sua prima opera seria che fu ben accolta e in cui il carattere espressivo del suo talento si faceva già notare. I biografi che sostengono abbia insegnato al conservatorio di Loreto s'ingannano, fu infatti prima al conservatorio della Pietà, poi a quello di Sant'Onofrio, dove ebbe per allievi alcuni dei compositori più illustri del XVIII secolo, come Jommelli e Piccinni. Non morì nel 1743, come dice lo stesso Piccinni, in una breve notizia biografica sul suo maestro, né nel 1742 come afferma Burney, ma nel 1744. Il marchese di Villarosa, riferisce che de Leo sarebbe stato colpito da apoplessia, mentre era intento a scrivere un'aria buffa de La finta frascatana che comincia con queste parole: Voi par che gite/di palo in frasca. Lo si trovò con la testa appoggiata sul suo clavicembalo e si credette, in un primo momento che dormisse, ma in realtà aveva già cessato di vivere. Leo era di taglia media, colorito bruno, occhio vivo e temperamento ardente. Sebbene fosse abitualmente piuttosto serioso, non mancava di urbanità e gentilezza. Infaticabile nella professione, passava spesso la maggior parte delle notti a comporre e si trovava sempre in vena- Amava le sue opere, ma rendeva giustizia al merito dei suoi rivali quando occorreva. Morì rimpianto da tutti, lasciando a lungo il ricordo di sé e delle sue opere, nonché della scuola di cui fu uno dei fondatori. Considerazioni sull'artista Leo condivide col suo predecessore Alessandro Scarlatti e i contemporanei Nicola Porpora, Francesco Durante e Francesco Feo, la gloria di aver fondato la scuola di Napoli, da cui sono usciti, durante tutto un secolo, una moltitudine di compositori drammatici di prim'ordine. Egli stesso fu non soltanto un grande professore, ma un artista dei più dotati. La sua musica da chiesa non ha meno maestà di quella di Durante, tocca il cuore e fa nascere degli slanci di tenera devozione. Il suo Miserere a due cori è una composizione tanto notevole per l'elevatezza dei sentimenti che l'hanno dettata, quanto per la purezza di stile in cui si riconoscono le tracce della scuola cantoria romana in cui studiò. Nella sua musica sacra nello stile accompagnato e concertato, de Leo conserva la semplicità e si fa ammirare per la bellezza dell'espressione, come l'Ave Maris Stella per voce di soprano e orchestra o il Credo a quattro. Egualmente notevole nel genere teatrale, de Leo è sempre nobile, spesso patetico e appassionato ed è con questi mezzi, molto semplici, che perviene a grandi effetti. Piccinni fa i più grandi elogi alle sue opere, e cita in particolare l'aria Misero pargoletto da Demoofonte come modello di espressione drammatica, quest'aria è, in effetti, della più grande bellezza, anche Arteaga è prodigo di elogi verso questo musicista Segui lo spartito qui/Follow the score here: http://youtu.be/q3iMskZjm1Y.

Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Primo movimento
Chorale SATB

$17.99 16.13 € Chorale SATB PDF SheetMusicPlus

Choral Choir (SATB) - Digital Download

SKU: A0.828714

Composed by Leonardo Leo. Arranged by Guido Menestrina. A Cappella,Baroque,Sacred. Octavo. 23 pages. Guido Menestrina #481065. Published by Guido Menestrina (A0.828714).

Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Secondo movimento Transcribed by Guido Menestrina Celebre compositore e capostipite della bella scuola napoletana del XVIII secolo, nacque a San Vito degli Schiavoni, presso Brindisi, in provincia di Terra d'Otranto. De Leo avrebbe compiuto i suoi studi musicali al conservatorio della Pietà dei Turchini, sotto la direzione di Nicola Fago, soprannominato il tarentino[1]. Girolamo Chigi, maestro di Cappella di San Giovanni in Laterano, allievo e amico di Pitoni, dice che de Leo si recò a Roma e che vi studiò il contrappunto sotto la guida di questo sapiente maestro. Di ritorno a Napoli, de Leo ottenne il posto di secondo maestro al conservatorio della Pietà. Nel 1716 fu nominato organista della cappella reale e l'anno successivo venne designato per occupare il posto di maestro di cappella della chiesa di Santa Maria della Solitaria, per la quale scrisse molta musica. Nel 1719 fece rappresentare la Sofonisba, sua prima opera seria che fu ben accolta e in cui il carattere espressivo del suo talento si faceva già notare. I biografi che sostengono abbia insegnato al conservatorio di Loreto s'ingannano, fu infatti prima al conservatorio della Pietà, poi a quello di Sant'Onofrio, dove ebbe per allievi alcuni dei compositori più illustri del XVIII secolo, come Jommelli e Piccinni. Non morì nel 1743, come dice lo stesso Piccinni, in una breve notizia biografica sul suo maestro, né nel 1742 come afferma Burney, ma nel 1744. Il marchese di Villarosa, riferisce che de Leo sarebbe stato colpito da apoplessia, mentre era intento a scrivere un'aria buffa de La finta frascatana che comincia con queste parole: Voi par che gite/di palo in frasca. Lo si trovò con la testa appoggiata sul suo clavicembalo e si credette, in un primo momento che dormisse, ma in realtà aveva già cessato di vivere. Leo era di taglia media, colorito bruno, occhio vivo e temperamento ardente. Sebbene fosse abitualmente piuttosto serioso, non mancava di urbanità e gentilezza. Infaticabile nella professione, passava spesso la maggior parte delle notti a comporre e si trovava sempre in vena- Amava le sue opere, ma rendeva giustizia al merito dei suoi rivali quando occorreva. Morì rimpianto da tutti, lasciando a lungo il ricordo di sé e delle sue opere, nonché della scuola di cui fu uno dei fondatori. Considerazioni sull'artista Leo condivide col suo predecessore Alessandro Scarlatti e i contemporanei Nicola Porpora, Francesco Durante e Francesco Feo, la gloria di aver fondato la scuola di Napoli, da cui sono usciti, durante tutto un secolo, una moltitudine di compositori drammatici di prim'ordine. Egli stesso fu non soltanto un grande professore, ma un artista dei più dotati. La sua musica da chiesa non ha meno maestà di quella di Durante, tocca il cuore e fa nascere degli slanci di tenera devozione. Il suo Miserere a due cori è una composizione tanto notevole per l'elevatezza dei sentimenti che l'hanno dettata, quanto per la purezza di stile in cui si riconoscono le tracce della scuola cantoria romana in cui studiò. Nella sua musica sacra nello stile accompagnato e concertato, de Leo conserva la semplicità e si fa ammirare per la bellezza dell'espressione, come l'Ave Maris Stella per voce di soprano e orchestra o il Credo a quattro. Egualmente notevole nel genere teatrale, de Leo è sempre nobile, spesso patetico e appassionato ed è con questi mezzi, molto semplici, che perviene a grandi effetti. Piccinni fa i più grandi elogi alle sue opere, e cita in particolare l'aria Misero pargoletto da Demoofonte come modello di espressione drammatica, quest'aria è, in effetti, della più grande bellezza, anche Arteaga è prodigo di elogi verso questo musicista Segui lo spartito qui/Follow the score here: https://www.youtube.com/watch?v=vqOa9skJg5o.

Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Secondo movimento
Chorale SATB

$13.99 12.54 € Chorale SATB PDF SheetMusicPlus

Small Ensemble Cello,High Voice,Low Voice,Oboe,Viola,Violin - Level 3 - Digital Download

SKU: A0.828718

Composed by Leonardo Leo. Arranged by Guido Menestrina. A Cappella. Score and parts. 22 pages. Guido Menestrina #516705. Published by Guido Menestrina (A0.828718).

Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Quarto movimento Transcribed by Guido Menestrina Celebre compositore e capostipite della bella scuola napoletana del XVIII secolo, nacque a San Vito degli Schiavoni, presso Brindisi, in provincia di Terra d'Otranto. De Leo avrebbe compiuto i suoi studi musicali al conservatorio della Pietà dei Turchini, sotto la direzione di Nicola Fago, soprannominato il tarentino[1]. Girolamo Chigi, maestro di Cappella di San Giovanni in Laterano, allievo e amico di Pitoni, dice che de Leo si recò a Roma e che vi studiò il contrappunto sotto la guida di questo sapiente maestro. Di ritorno a Napoli, de Leo ottenne il posto di secondo maestro al conservatorio della Pietà. Nel 1716 fu nominato organista della cappella reale e l'anno successivo venne designato per occupare il posto di maestro di cappella della chiesa di Santa Maria della Solitaria, per la quale scrisse molta musica. Nel 1719 fece rappresentare la Sofonisba, sua prima opera seria che fu ben accolta e in cui il carattere espressivo del suo talento si faceva già notare. I biografi che sostengono abbia insegnato al conservatorio di Loreto s'ingannano, fu infatti prima al conservatorio della Pietà, poi a quello di Sant'Onofrio, dove ebbe per allievi alcuni dei compositori più illustri del XVIII secolo, come Jommelli e Piccinni. Non morì nel 1743, come dice lo stesso Piccinni, in una breve notizia biografica sul suo maestro, né nel 1742 come afferma Burney, ma nel 1744. Il marchese di Villarosa, riferisce che de Leo sarebbe stato colpito da apoplessia, mentre era intento a scrivere un'aria buffa de La finta frascatana che comincia con queste parole: Voi par che gite/di palo in frasca. Lo si trovò con la testa appoggiata sul suo clavicembalo e si credette, in un primo momento che dormisse, ma in realtà aveva già cessato di vivere. Leo era di taglia media, colorito bruno, occhio vivo e temperamento ardente. Sebbene fosse abitualmente piuttosto serioso, non mancava di urbanità e gentilezza. Infaticabile nella professione, passava spesso la maggior parte delle notti a comporre e si trovava sempre in vena- Amava le sue opere, ma rendeva giustizia al merito dei suoi rivali quando occorreva. Morì rimpianto da tutti, lasciando a lungo il ricordo di sé e delle sue opere, nonché della scuola di cui fu uno dei fondatori. Considerazioni sull'artista Leo condivide col suo predecessore Alessandro Scarlatti e i contemporanei Nicola Porpora, Francesco Durante e Francesco Feo, la gloria di aver fondato la scuola di Napoli, da cui sono usciti, durante tutto un secolo, una moltitudine di compositori drammatici di prim'ordine. Egli stesso fu non soltanto un grande professore, ma un artista dei più dotati. La sua musica da chiesa non ha meno maestà di quella di Durante, tocca il cuore e fa nascere degli slanci di tenera devozione. Il suo Miserere a due cori è una composizione tanto notevole per l'elevatezza dei sentimenti che l'hanno dettata, quanto per la purezza di stile in cui si riconoscono le tracce della scuola cantoria romana in cui studiò. Nella sua musica sacra nello stile accompagnato e concertato, de Leo conserva la semplicità e si fa ammirare per la bellezza dell'espressione, come l'Ave Maris Stella per voce di soprano e orchestra o il Credo a quattro. Egualmente notevole nel genere teatrale, de Leo è sempre nobile, spesso patetico e appassionato ed è con questi mezzi, molto semplici, che perviene a grandi effetti. Piccinni fa i più grandi elogi alle sue opere, e cita in particolare l'aria Misero pargoletto da Demoofonte come modello di espressione drammatica, quest'aria è, in effetti, della più grande bellezza, anche Arteaga è prodigo di elogi verso questo musicista Segui lo spartito qui/Follow the score here: https://youtu.be/qjcFrb638VI or listen to it on soundcloud: https://soundcloud.com/guido-menestrina/leonardo-leo-dixit-dominus-4a-parte-quartetto Score includes: - full score - strings part - oboi par.

Leonardo Leo - Dixit Dominus a 2 cori, 1741, Quarto movimento (Quartetto)

$12.99 11.64 € PDF SheetMusicPlus

Brass Ensemble Horn,Trombone,Trumpet,Tuba - Level 2 - Digital Download

SKU: A0.931247

Composed by Wolfgang Amadeus Mozart. Arranged by Alessandro Macrì. Classical,Concert,Film/TV,Sacred. Score and parts. 13 pages. Music Macri Editions #5769131. Published by Music Macri Editions (A0.931247).

La Messa di Requiem in Re minore K 626 Ã¨ l'ultima struggente composizione di Mozart. Rimasta incompiuta per la morte dell'autore, avvenuta il 5 dicembre 1791, fu completata successivamente da Franz Xaver Sussmayr.

L'opera è legata alla controversa vicenda della sua morte avvenuta il giorno successivo al completamento delle parti vocali del Lacrimosa. Stendhal parla di un anonimo committente che incaricò Mozart, malato e caduto in miseria, di comporre in quattro settimane una messa da requiem, dietro compenso di cinquanta ducati. Completato quasi certamente entro la quaresima del 1792, il Requiem venne ritenuto per un certo periodo opera del solo Mozart anche per il fatto che la calligrafia di Süssmayr risulta essere molto simile a quella di Mozart: fino agli inizi degli anni novanta del XX secolo si riteneva infatti che l'indicazione, posta in testa alla prima pagina, recitante di me W.A Mozart mppa. 1792 fosse stata apposta da Mozart stesso.

Fu probabilmente solo con l'edizione a stampa di Andrè del 1827 che parte dei dubbi vennero fugati: forse per la prima volta nella storia della musica, una partitura venne pubblicata con un commento critico nel quale si tentava di stabilire con certezza ciò che è certamente di Mozart e ciò che è di pugno d'altri; l'edizione Breitkopf indicò poi con una M il materiale sicuramente mozartiano e con una S quello attribuito a Süssmayr.

Leggendo il testo si può capire quanta intensità e potenza è racchiusa in questa composizione:

Dies irae, dies illa, Solvet saeclum in favilla, Teste David cum Sibylla. Quantus tremor est futurus, Quando Judex est venturus, Cuncta stricte discussurus!

Giorno d'ira, quel giorno distruggerà il mondo in faville, com'è attestato da Davide e dalla Sibilla. Quanto grande sarà il terrore quando verrà il giudice a valutare ogni cosa severamente. 

DIES IRAE from REQUIEM by W. A. Mozart
Quatuor de Cuivres : 2 trompettes, trombone, tuba

$7.00 6.27 € Quatuor de Cuivres : 2 trompettes, trombone, tuba PDF SheetMusicPlus

Flute - intermédiaire - Digital Download

SKU: ZY.DO-1553

Composed by Kevin Swierkosz-Lenart. Score. 4 pages. Les Editions Doberman-Yppan (digital) #DO 1553. Published by Les Editions Doberman-Yppan (digital) (ZY.DO-1553).

Composing for solo flute is a challenge. The only way to come out victorious is to turn limitations into possibilities, to leave to the listener's imagination what the sound cannot return, to play on the strengths-and there are many-of the instrument to which the score is destined.
The flute, so archaic and close to human vocality, lends itself perfectly to music that alludes to theatrical aspects. So I decided to take up the request of the talented Italian flutist Michela Podera, and compose a short piece for her, all centered on recitative-flavored etchings, sometimes whispered and sometimes declaimed in a stentorian manner. The immediate source of inspiration was a painting by the Neapolitan painter Vincenzo Laricchia, to whom I owe the poetic mood and title of this work of mine: Masquerade.

Composer pour flûte solo est un défi. La seule manière de sortir victorieux est de transformer les limitations en possibilités, de laisser à l'imagination de l'auditeur ce que le son ne peut restituer, de jouer sur les forces - et il y en a beaucoup - de l'instrument auquel la partition est destinée.
La flûte, si archaïque et proche de la vocalité humaine, se prête parfaitement à une musique qui évoque des aspects théâtraux. C'est pourquoi j'ai décidé d'accepter la demande de la talentueuse flûtiste italienne Michela Podera et de composer pour elle une courte pièce centrée sur des gravures au goût récitatif, parfois chuchotées, parfois déclamées de manière tonitruante. La source immédiate d'inspiration était une peinture du peintre napolitain Vincenzo Laricchia, à qui je dois l'ambiance poétique et le titre de cette œuvre: Masquerade.

Masquerade

$3.95 3.54 € PDF SheetMusicPlus

Brass Quintet Horn,Trombone,Trumpet,Tuba - Level 2 - Digital Download

SKU: A0.1405089

Composed by Jacques Brel. Arranged by Peet du Toit. Singer/Songwriter. 9 pages. Peet du Toit #988126. Published by Peet du Toit (A0.1405089).

Jacques Romain Georges Brel; 8 April 1929 – 9 October 1978) was a Belgian singer, songwriter, actor and director who composed and performed literate, thoughtful, and theatrical songs that generated a large, devoted following—initially in Belgium and France, later throughout the world. He is considered a master of the modern chanson. Although he recorded most of his songs in French and occasionally in Dutch, he became an influence on English-speaking songwriters and performers.
Brel was a successful actor, appearing in ten films. He directed two films. Having sold over 25 million records worldwide, Brel is the third best-selling Belgian recording artist of all time. Brel married Thérèse Miche Michielsen in 1950 and the couple had three children. He also had a romantic relationship with actress and dancer Maddly Bamy from 1972 until his death in 1978.

Quand On N'a Que L'amour
Quintette de Cuivres: 2 trompettes, Cor, trombone, tuba

$15.00 13.45 € Quintette de Cuivres: 2 trompettes, Cor, trombone, tuba PDF SheetMusicPlus

Piano Solo - Level 3 - Digital Download

SKU: A0.958751

Composed by Nicanor Velásquez Ortiz y Darío Garzón Charry. Arranged by Juan Carlos Cortés A. 20th Century,Concert,Standards,Traditional,World. Score. 2 pages. Juan Carlos Cortés Aguirre #6141271. Published by Juan Carlos Cortés Aguirre (A0.958751).

Transcripción para Piano Solo por:

JUAN CARLOS CORTÉS A.

Basado en la versión del dueto Garzón y Collazos integrado por Darío Garzón Charry, primera voz y guitarra (Girardot, el 9 de enero de 1915 - 21 de marzo de 1986) y Eduardo Collazos Varón, segunda voz y tiple (Ibagué el 13 de octubre de 1916 - 23 de noviembre de 1977).

Texto:

Las lavanderas

(Guabina) Por:

Nicanor Velásquez Ortiz y Darío Garzón Charry

INTRODUCCIÓN:

Sentadas junto a la orilla, de la límpida quebrada,
ya terminan la jornada, porque la ropa les brilla.
Son las pobres lavanderas, que lavan del mundo a solas,
los pecados que las olas, extienden por las riveras. (BIS)

Chas, Chis, Chis, Chas.
Va la tarde repitiendo, el agua sigue corriendo,
el agua sigue corriendo, y el jabón no lava más. (BIS)

INTERLUDIO:

Sigue lavando, lavando, ¡oh! lavandera ignorada;
sigue lavando y lavando, hasta entrar la oscuridad.
Que por más agua en la quebrada, no limpiarás estas manchas.
No limpiarás estas manchas, de la triste humanidad. (BIS)

Chas, Chis, Chis, Chas.
Va la tarde repitiendo, el agua sigue corriendo,
el agua sigue corriendo, y el jabón no lava más.

Las lavanderas Guabina por: Nicanor Velásquez Ortiz y Darío Garzón Charry
Piano seul

$7.99 7.16 € Piano seul PDF SheetMusicPlus

Cello - Digital Download

SKU: A0.1103222

By Ölveti Mátyás and Mády-Szabó Eszter. By David Warin Solomons. 20th Century,Chamber,Classical. Full Performance. Duration 190. David Warin Solomons #706118. Published by David Warin Solomons (A0.1103222).

Duo inspired by a poem by Jacques Prévert: Le Bouquet Que faites-vous là petite fille Avec ces fleurs fraîchement coupées? Que faites-vous là jeune fille Avec ces fleurs ces fleurs séchées? Que faites-vous là jolie femme Avec ces fleurs qui se fanent? Que faites-vous là vieille femme Avec ces fleurs qui meurent? J'attends le vainqueur [What are you doing there, little girl, With those freshly cut flowers ? What are you doing there, young girl, With those dried flowers ? What are you doing there, pretty woman, With those faded flowers ? What are you doing there, old woman, With those dying flowers ? I'm waiting for the victorious one] In my mind there were initially several possible interpretations of the poem My original thoughts were that le vainqueur means the conquering Christ and that the woman is waiting all her life with flowers before a church - waiting in vain for her saviour another possibility is that the woman is waiting for the winner of her affections it could even be that le vainqueur refers to the invading German army but this would not explain the fact that she waits all her life but, finally, as Raphaèle Larazoni suggests, (and more plausibly in view of other poems by Prévert) the vainqueur is simply the winner in a war - there is never really a winner in a war, so the woman waits all her life in vain.

Un petit Bouquet for 2 cellos mp3
Violoncelle
Ölveti Mátyás and Mády-Szabó Eszter
$4.50 4.03 € Violoncelle PDF SheetMusicPlus






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